Suzione del dito e morso aperto

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Perché succhiano il dito prima e durante il sonno?

La suzione per il neonato non è solo un’attività finalizzata alla nutrizione, ma consente anche il perseguimento di uno stato di benessere psicologico, già durante i primi mesi di vita intrauterina. Probabilmente molte mamme hanno potuto osservare, nelle ecografie dei loro piccoli, la tendenza a tenere il pollice in bocca.
Questa abitudine, che inizia nel grembo materno, spesso si protrae anche per alcuni anni dopo la nascita e può accompagnarsi ad altri comportamenti tipici, come il toccarsi più volte il naso o le orecchie o l’attorcigliarsi i capelli. Si tratta di atteggiamenti destinati a procurare sollievo nei momenti di noia o di ansia; non a caso il bambino si comporta in uno di questi modi prima di addormentarsi, cioè nel momento vissuto come distacco dalla rassicurante presenza dei genitori.
feto 20settimane succhia il pollice
open bite

La suzione nutritiva e la suzione non nutritiva…

Abbiamo già accennato a quelli che possono essere gli input psicologici che alimentano la tendenza alla “suzione non nutritiva” del dito, adesso soffermiamoci sulla componente funzionale che stimola questa abitudine.
La suzione rappresenta la primitiva modalità di nutrizione neonatale; il neonato poco dopo la nascita assume un comportamento esplorativo orientandosi con il viso verso il seno materno in modo da apprendere gradualmente quel meccanismo di poppata, con la lingua interposta tra le arcate ancora edentule, che gli consente di nutrirsi del latte materno. Questa modalità di nutrizione è detta “suzione nutritiva”. A quest’età, quindi, la suzione non nutritiva, del pollice o del ciuccio, rappresenta un comportamento totalmente fisiologico e coerente con la modalità di alimentazione del neonato.
 Più tardi, con l’eruzione dei primi denti da latte e con lo svezzamento, inizierà quel lungo processo di apprendimento della nutrizione di tipo adulto.

I primi dentini e la nutrizione di tipo adulto…

Il meccanismo nutritivo di tipo adulto, a differenza di quello neonatale, necessita di un percorso di apprendimento più lungo, anche 2-3 anni. Infatti il bambino dovrà apprendere comportamenti mai sperimentati prima come la masticazione e la deglutizione di tipo adulto (che necessita del reclutamento di muscoli diversi da quelli necessari alla deglutizione infantile). Quando questo percorso maturativo sarà terminato, verrà meno lo stimolo funzionale nutritivo alla suzione. Generalmente, però, a quest’età il bambino che interrompe la suzione nutritiva, non ha ancora raggiunto quel grado di maturazione psicologica necessario, invece, per permettergli di poter rinunciare al benessere interiore apportatogli dall’abitudine alla suzione non nutritiva del dito o del ciuccio. Spesso passano ancora parecchi mesi e nella maggior parte dei bambini questo comportamento non regredisce prima dei 3-4 anni.

E se la suzione non nutritiva permane?

Quando intervenire per un’eccessiva persistenza di questa abitudine? 
Dopo i 4-5 anni, il perpetuarsi di questa attività, adesso disfunzionale, provoca alterazioni nella crescita delle ossa mascellari e dei denti permanenti che si apprestano a erompere. Il palato tenderà a crescere seguendo una morfologia ristretta a causa della spinta che subisce dal dito e dal punto di vista dentale si manifesterà un tipico morso aperto.

Intervenire con un approccio educativo…

Il metodo migliore è quello di far prendere consapevolezza al bambino di un comportamento involontario che però causa danni visibili. Spesso semplicemente educandolo, mostrandogli magari in uno specchio la beanza che si è formata tra i denti, il bambino riesce a interrompere l’abitudine, anche se nelle prime settimane va aiutato a ricordare l’impegno preso, magari colorando l’unghia con un pennarello.


E se non basta? Approccio restrittivo #1: il ThumbGuard.

Se queste misure non dovessero risultare sufficienti, sarà necessario adottare altre metodiche, necessariamente più restrittive. È importante, per lo sviluppo psicosociale, che questi provvedimenti non vengano percepiti dal bambino come punitivi per non aver seguito le indicazioni date durante il primo approccio educativo verbale.
Esistono due metodiche d’approccio più restrittive. Come prima scelta è consigliato utilizzare il ThumbGuard: si tratta di un dispositivo tubulare che va indossato attorno al pollice e quando inserito ne impedisce il succhiamento

Approccio restrittivo #2: le griglie.

La seconda scelta, più restrittiva ricadrà sulle griglie intraorali: si tratta di apparecchiature ortodontiche fisse o mobili che impediscono l’inserimento del dito in bocca. Vanno utilizzate per alcuni mesi e generalmente dopo la loro rimozione il bambino avrà perso l’abitudine a succhiare il dito!